In tanti ci avete segnalato moto rubate in Italia e ricomparse in vendita in Ucraina, ma vista la situazione, sarà difficile rivederle. Anche chi è assicurato però non riavrà tutti i soldi: ecco perchè.
Sul numero di inSella dello scorso mese hanno rivelato per primi lo scandalo delle moto rubate in Italia e ricomparse su siti di annunci ucraini. Mentre raccoglievano informazioni per restituirle ai proprietari, la situazione tra Ucraina e Russia è precipitata e ora diventa quasi impossibile per i proprietari sperare di recuperarle. Ma anche chi ha stipulato una polizza contro i furti rischia “fregature” cocenti.
Ucraina e Russia: il traffico era lì, grazie anche all’impegno del gruppo facebook “Moto rubate in Italia e rivendute nei paesi dell’Est” si è scoperto che la rete dei ricettatori di moto rubate si estende anche in Russia, con concessionari pronti a smistare la refurtiva.
La guerra impedisce di agire, il conflitto che coinvolge Russia ed Ucraina forse ha interrotto il traffico di moto rubate tra i due stati, ma di sicuro rende in questo momento difficile sperare di arrivare a una soluzione del problema. Anche un intervento dell’Interpol (l’agenzia che si occupa di coordinare a livello internazionale l’azione delle forze dell’ordine di diverse nazioni) è al momento bloccato dalla grave situazione internazionale. Rimane solo la speranza che si possa arrivare a sgominare la banda italiana, ammesso che sia ancora operativa.
Davvero protetti con l’assicurazione? Vedere la propria moto rubata da poco e già in vendita su un sito straniero è un’esperienza molto brutta, chi l’ha provata ci darà ragione. Ma delusioni altrettanto forti possono arrivare anche dalle assicurazioni. Chi stipula una polizza furto-incendio crede di essere “al sicuro” almeno per quanto riguarda la parte economica. Ma la realtà può essere molto diversa.
Come si calcolano le tariffe, per assicurare contro furto e incendio un veicolo, bisogna prima determinarne il valore. Per le moto usate si utilizzano le quotazioni Eurotax, facendo una media tra i due valori indicati per l’anno di immatricolazione. Se invece la moto è nuova, si utilizza il prezzo di acquisto. Per ogni 500 euro di valore della moto si paga una cifra che varia a seconda della zona di residenza: Milano, Roma e Napoli sono più salate di Trento o Potenza.
I “trucchi” dei contratti, mettetevi il cuore in pace, anche se siete assicurati non riavrete mai il valore commerciale della moto rubata. Valore assicurato, franchigia e scoperto: ecco il nome dei “colpevoli”, da questi elementi dipende l’importo rimborsato, che comunque sarà sempre al di sotto delle attese.
Valore assicurato, taglio garantito, Il valore assicurato è il prezzo pagato per la moto, ma non corrisponde a quanto sarà liquidato in caso di furto: si tratta solo della base di partenza per calcolare il risarcimento (al ribasso, ovviamente). Su questo importo si calcola il “valore commerciale”, cioè il valore che simula il deprezzamento di mercato: il “taglio” in genere è sul 20%, il deprezzamento però parte dallo stesso giorno di attivazione della polizza, quindi anche con la moto a chilometri praticamente zero. Per evitare questa fregatura, si potrebbe chiedere la clausola del “prezzo di listino a nuovo” che impegna la compagnia a rimborsare il valore della moto per intero se il furto si verifica entro un certo periodo (da 6 mesi a un anno). Comunque anche con questa clausola non si riavranno mai i soldi spesi per l’acquisto, perchè ci penserà lo scoperto a tagliare il valore risarcito.
Franchigia e scoperto, coppia diabolica, Si tratta di due strumenti “maligni” elaborati dalle compagnie. Lo scoperto è una percentuale del danno che è sempre a carico del cliente: se è del 25%, per un danno di 1000 euro il risarcimento sarà di soli 750 euro. La franchigia è una cifra fissa che, in caso di danno, è a carico dell’assicurato, se è di 200 euro, per un danno di 400 euro la compagnia risarcirà solo 200 euro. Insieme sono dolori, se la polizza prevede insieme franchigia e scoperto sono guai: c’è un danno di 2000 euro? Se ci fosse solo la franchigia (200 euro) il risarcimento sarebbe di 1800 euro, ma con lo scoperto (diciamo il 25%) il risarcimento sarà di 1500 euro. Se invece il danno fosse di 500 euro con lo scoperto, si avrebbe un risarcimento di 375 euro, ma con la franchigia di 200 euro sarà solo di 100 euro. Ovviamente i contratti prevedono che si applichi la franchigia oppure lo scoperto…quando sono più favorevoli per le compagnie. Avevate qualche dubbio?
Dichiarando meno, poco risarcimento, Non si può assicurare la moto per un valore superiore a quello reale, ma è possibile farlo per un valore inferiore, così si risparmia sull’importo della polizza, ma anche tutti i risarcimenti saranno ridotti di conseguenza. Per intenderci, se la moto vale 10000 euro ed è assicurata per 8000 euro, un danno di 1000 euro sarà risarcito per 800 euro.
Se rubata vi restituiscono la RC, In caso di furto della moto, le compagnie sono tenute a restituire l’importo equivalente alla parte di assicurazione RC che non si è potuto “utilizzare” a causa del furto della moto. Un vantaggio, senza dubbio, ma nel caso la moto sia ritrovata bisogna ricordarsi che non è più coperta dalla polizza (come accadeva fino all’anno scorso) perchè viene bloccata a partire dal giorno della denuncia del furto.
Conservate le chiavi, Alle compagnie non basta sapere che la moto è stata rubata: vogliono anche essere certe che il proprietario si sia comportato in modo attento e corretto. Per questo pretendono di vedere entrambe le chiavi di accensione della moto: per provare che non si erano “dimenticate” sulla moto per incuria. Se poi la polizza prevedeva sconti per l’utilizzo di antifurti, bisognerà presentare anche le chiavi (o i telecomandi) di questi ultimi.
Le armi a nostra disposizione
Quello che ci rimane da fare è condividere e segnalare moto rubate o sospette tali?
Come? Uno strumento utilissimo è offerto direttamente da inSella, nella sua pagina Moto Rubate, provalo.
Fonte: “inSella”