Ecco tutto quello che c’è da sapere per fare da soli la patente della moto. Poche pratiche e un grosso risparmio rispetto a quanto chiedono le agenzie.
Le pratiche e le spese, Le pratiche si fanno in Motorizzazione, bisogna:
Compilare il modello TT 2112 che si trova presso gli sportelli e sul sito ilportaledellautomobilista.it;
Effettuare due versamenti di 16 euro sul cc 4028 e di 24 euro sul cc n° 9001 (più 1.78 euro di tasse postali). I bollettini sono in Motorizzazione;
Portare due foto recenti formato tessera, un’autocertificazione di residenza in duplice copia, due fotocopie di un documento d’identità fronte e retro, due fotocopie fronte e retro della patente se già posseduta e due fotocopie del codice fiscale;
Presentare un certificato medico in bollo da 16 euro con fotografia vidimata dal medico, fatto negli ultimi 3 mesi e la sua fotocopia. Il documento si fa alla ASL e il costo varia da regione a regione diciamo che mediamente costa 20 euro. Per avere questo certificato bisogna esibire il “certificato anamnestico” rilasciato dal medico di famiglia (circa 50 euro);
Il foglio rosa è rilasciato solo dopo aver superato l’esame di teoria;
Dopo un mese dal rilascio del foglio rosa si può fare l’esame pratico. Per prenotarlo va fatto un altro versamento sul cc 4028 di 16 euro (più 1.78 euro di tasse postali).
Il foglio rosa, con il foglio rosa si può girare in moto senza problemi, anche se l’articolo 122 del codice della strada specifica che “le esercitazioni…sono consentite in luoghi poco frequentati”. Una disposizione che vuole dire tutto e nulla: meglio comunque non farsi trovare a troppi chilometri di distanza dal luogo di residenza o in autostrada. Evitate anche il centro della città nelle ore di punta: un vigile pignolo potrebbe darvi una multa di 84 euro. È possibile portare il passeggero (se si hanno 18 anni): il Codice della strada non dice nulla e tutto ciò che non è vietato è permesso.
Quale moto usare, La moto deve essere intestata a chi fa l’esame, altrimenti è necessario che l’intestatario rilasci una delega (basta un’autocertificazione) in cui dichiara che il candidato può usarla nel giorno dell’esame. Si può sostenere l’esame con una moto con cambio automatico (uno scooter) ma la patente sarà “limitata”, cioè valida per guidare solo motocicli con questo tipo di cambio.
Quale potenza? Per la A1 si può sostenere l’esame solo con una moto di cilindrata di almeno 120cm3 e max 125cm3 con potenza massima inferiore o uguale a 11kW velocità max 90km/h e potenza/peso 0.1kW/kg.
Per la A2 ci vuole una moto di almeno 400cm3 ( con tolleranza in meno di 5cm3) potenza tra 20 e 35 kW e rapporto potenza/peso 0.2 kw/kg.
Per la A3 una moto che pesi almeno 180kg (con tolleranza in meno di 5kg) con potenza di almeno 40kw(50kw dall’1/1/2019) e cilindrata di 600cm3.
La prova pratica, L’esame pratico è diviso in due parti:
in quella su strada bisogna dimostrare di conoscere le regole di circolazione;
in circuito si fa uno slalom, un passaggio stretto tra i birilli, un esercizio in cui si simula di schivare un ostacolo e una frenata con la moto che deve fermarsi in uno spazio delimitato. vietato abbattere birilli e appoggiare i piedi a terra.
Fonte: “inSella”